giovedì 18 dicembre 2008

In Italia il potere dei soldi deve sottomettere la giustizia



Ormai troppe indagini si avvicinano pericolosamente a livelli alti del sistema.
I vertici dell'imprenditoria,della politica e delle mafie sono cinti d'assedio da zelanti magistrati.
Le spartizioni del sistema dei soldi e dei suoi servitori sono troppo evidenziate,e il meccanismo rischia di saltare.
Si deve sottomettere la giustizia,in modo bypartisan.
E' giunto il momento che anche il centrosinistra dia una mano in quest'operazione,il sistema dei soldi lo richiede.
E se lo richiede il sistema dei soldi,che è quello supremo che in Italia come altrove è quello che comanda gli altri sottosistemi,si farà.
Perchè la giustizia deve nuocere di meno ai profitti e ai capitali.

martedì 16 dicembre 2008

Le"questioni morali",specchietti per allodole.


La politica e l'amministrazione pubblica ,attualmente ,sono cinghie di trasmissione del processo produttivo e di accumulazione della ricchezza.
Le amministrazioni locali,regionali e nazionali hanno lo scopo di rendere fluido lo scorrimento ed il funzionamento dell'ingranaggio.
Dove contano soprattutto i soldi,le priorità sono dettate dai soldi,non dalla politica ne dall'amministrazione territoriale,che è invece uno strumento al servizio dei soldi.
I soldi sono soprattutto nelle mani delle imprese;industriali,bancarie o finanziarie che siano.
Quindi la politica è soprattutto nelle mani delle imprese private e della ricchezza di pochi.
Parlare di priorità "morali" nel territorio dei soldi,governato dalla matematica,è come parlare di opere di bene in casa del diavolo;semplicemente non è permesso,il meccanismo salterebbe dal fondamento.
Chi tace questa verità,o è ingenuo o è un funzionario dei soldi.
Sempre,nel mondo dei soldi,dilagheranno la corruzione , le tangenti e le clentele. O crollerebbe.
Il sistema,ogni tanto, permetterà di scoprire qualcuno e mandarlo in galera,solo per cooptare qualcun'altro e ricominciare.
O si rivolta il mondo dei soldi,affinchè non sia più tutto nelle loro mani,o tutte le chiacchiere sull'onestà e la morale non saranno che imbrogli e vacuità destinati a scomparire per sempre nel nulla come i loro autori,come lacrime nella pioggia...

lunedì 17 novembre 2008

Crisi economica :un'occasione d'oro per rifarsi per banche e aziende

Raramente nella storia c'è stata un'occasione di un bottino così grasso a prezzo stracciato.
Nel nome degli "interessi generali" ,le grandi masse devono PAGARE i debiti alle banche,colmare i buchi dei titoli finanziari e PAGARE alle industrie il calo dei guadagni.
E' anche un'ottima occasione per SNELLIRE la nostre aziende attuando LICENZIAMENTI di massa .
Licenziare quelli che coi tagli e le tasse ti pagheranno le perdite e i debiti.
Per poi SPOSTARE LA PRODUZIONE dove il lavoro costa di meno.
E' sufficiente urlare che c'è una crisi furiosa e che va malissimo,e nessuno reagirà ; si berranno tutto.
E accetteranno finalmente i TAGLI al "Welfare" per i più poveri ,allo scopo di istituire i fondi per ripianare i buchi ai ricchi;geniale!
E a creare sistemi-stato meno costosi per le industrie.
I profitti mancati e le rendite perdute di pochi migliaia di persone saranno ripagati da miliardi di altre persone togliendo agli ospedali,agli asili,ai comuni,alle pensioni,ai servizi sociali,alle scuole,ecc.ecc.
Il pubblico deve dare al privato,e i mass-media stanno CONVINCENDO la gente che è doveroso e inevitabile e che non si può fare diversamente,e tutti se la bevono che è un piacere.
Le istituzioni globali come il G20 ,la Banca Mondiale e il FMI, danno una mano facendo programmi di aiuto che TOLGONO AI POPOLI per DARE ALLE ELITE,e anche qui nessuno fiata.
Non impongono una sola tassa alle azioni o alle banche o alle industrie ma massacrano chi lavora e devastano i sistemi di servizio pubblico.
Sembra un SOGNO.Bisogna fare man bassa finchè dura,una situazione così INCREDIBILE non può durare a lungo.

domenica 2 novembre 2008

Decreto Gelmini :al sistema economico serve una scuola diversa.



Il Decreto Gelmini -Legge 133 - risponde a una precisa esigenza del sistema.
NESSUN sistema scolastico può essere svincolato dalle esigenze economiche della produzione.

Per le esigenze economiche attuali è sufficiente una scolarizzazione MEDIOBASSA e a carattere tecnico-operativo,con PICCOLE nicchie di alta specializzazione.

TROPPE persone vanno all'università.
Ciò crea aspettative di impiego e tenore di vita che saranno inesorabilmente frustrate .

D'ora in poi chi ci va dovrà pagare di più e le università dovranno essere CONTROLLATE dal sistema più strettamente,attraverso le sponsorizzazioni e le FONDAZIONI BANCARIE.

Al sistema socio-economico NON IMPORTA un bel fico della comprensione del mondo,della Costituzione e della cultura.

Queste cose sono INUTILI PER LA PRODUZIONE,ed in più COSTANO.

E i margini di profitto si stanno abbassando per la crisi e la concorrenza internazionale,quindi bisogna RECUPERARE SOLDI da qualche parte o i guadagni si abbassano troppo.

Anche la ricerca pura è un LUSSO ; non realizza profitti immediati e quella di alto profilo non possiamo permettercela,hanno più mezzi gli USA e altri,noi possiamo solo concentrarci sui guadagni immediati.

Tutto quello che non è produzione diretta di merci o al suo servizio,è un fardello e va tagliato.

L'esigenza di maggiore scolarizzazione in Italia era propria del dopoguerra per preparare i quadri intermedi delle imprese e delle professioni necessarie allo sviluppo intenso di quegli anni ; adesso NON SERVE PIU'.

Con la robottizzazione degli ultimi decenni non serve neanche più tanta mano d'opera specializzata;fanno tutto gli extracomunitari SENZA TITOLI E A BASSI COSTI
I figli degli italiani si mettano in testa che non servono più molte lauree e molti studi per fare andare la produzione.

Giusto quel minimo per rimpiazzare i dirigenti,gli alti tecnici e i liberi professionisti che vanno in pensione e stop.

Quindi il sistema scolastico vuol tagliato e quei miliardi impiegati altrove.

E quello che resta deve essere ad impronta di produzione;scuole professionali dei poveri per i futuri manovali da fabbrica e cantiere ,stretto CONTROLLO DELLE IMPRESE sull'istruzione/formazione , privatizzazione per CONDIZIONARE i contenuti dell'insegnamento e per guadagnare soldi anche da lì.